C'è una cosa che a mio parere non può mancare mai. Che ci si trovi in una reggia oppure in una misera stanzetta in affitto, che ci si trovi in viaggio con solo una piccola valigia oppure che si debba decidere in 10 secondi cosa portarci dietro di indispensabile su un'isola deserta; e si possano portare solo 3 cose. Quest 'unico, preziosissimo elemento chiamasi LIBRO.
Un libro, da leggere, da guardare, da scorrere, anche da scrivere perchè no, è un enorme patrimonio. Tanti libri sono tanti enormi patrimoni: svago, cultura, capacità di volare direttamente dentro Fantàsia, possibilità di fare e di vivere tutto ciò che nella realtà non ci risulta realizzabile. Storie, racconti, psicologie, uomini, donne. Un libro può salvare una vita, una giornata, una nottata; tanti libri possono cambiare completamente una vita, almeno intimamente.
Per questo sono profondamente convinta del culto di quegli oggetti che racchiudono i libri e che per curiosa combinazione si chiamano libri anch'essi; e perchè questo culto sia vero e realizzabile occorre dotare il proprio piccolo nido di librerie, quegli arredi pensati proprio per appoggiare, conservare e mettere in bella mostra i nostri preziosi libri.
E per me la connessione è una sola: libri eccezionali, librerie eccezionali; ma vale anche il contrario. Librerie che assumono forme strane e variopinte come le storie che accolgono; librerie che occupano ogni angolo della casa come lo fanno con ogni angolo della nostra mente; librerie che riempiono la biblioteca intera di una casa, oppure una casa che diventa un'unica, gigante libreria.
Ma come? Con arredi come quelli che scaturiscono dalle composizioni Zolti: colori, moduli da infilare sopra la scrivania o a fianco del divano, sotto una mensola nell'ingresso o tra un pensile e l'altro della cucina; forme inconsuete, tortuose, per riempire intere pareti o solo piccole porzioni. Librerie create per portare direttamente la fantasia dei libri stessi nel mondo reale, proprio il mondo della nostra casa. Basta guardarle.
Un libro, da leggere, da guardare, da scorrere, anche da scrivere perchè no, è un enorme patrimonio. Tanti libri sono tanti enormi patrimoni: svago, cultura, capacità di volare direttamente dentro Fantàsia, possibilità di fare e di vivere tutto ciò che nella realtà non ci risulta realizzabile. Storie, racconti, psicologie, uomini, donne. Un libro può salvare una vita, una giornata, una nottata; tanti libri possono cambiare completamente una vita, almeno intimamente.
Per questo sono profondamente convinta del culto di quegli oggetti che racchiudono i libri e che per curiosa combinazione si chiamano libri anch'essi; e perchè questo culto sia vero e realizzabile occorre dotare il proprio piccolo nido di librerie, quegli arredi pensati proprio per appoggiare, conservare e mettere in bella mostra i nostri preziosi libri.
E per me la connessione è una sola: libri eccezionali, librerie eccezionali; ma vale anche il contrario. Librerie che assumono forme strane e variopinte come le storie che accolgono; librerie che occupano ogni angolo della casa come lo fanno con ogni angolo della nostra mente; librerie che riempiono la biblioteca intera di una casa, oppure una casa che diventa un'unica, gigante libreria.
Ma come? Con arredi come quelli che scaturiscono dalle composizioni Zolti: colori, moduli da infilare sopra la scrivania o a fianco del divano, sotto una mensola nell'ingresso o tra un pensile e l'altro della cucina; forme inconsuete, tortuose, per riempire intere pareti o solo piccole porzioni. Librerie create per portare direttamente la fantasia dei libri stessi nel mondo reale, proprio il mondo della nostra casa. Basta guardarle.