giovedì 25 novembre 2010

Una camera da letto romantica

Una camera da letto è il compendio di tante caratteristiche e di molte sensazioni; una su tutte però prevale nell'allestimento dell'ambiente notte, soprattutto se a idearlo è uno spirito femminile, lo stesso che per definizione e vocazione "regna" in casa: il romanticismo.

Una camera da letto romantica è il sogno di ogni donna, ma sotto sotto anche di ogni uomo. Quale rappresentante della popolazione maschile infatti si sognerebbe di contrariare la sua dolce metà? Scherzi a parte, se la camera da letto è accogliente e trasmette piacevoli sensazioni di calore, ne deriva un benessere diffuso ad entrambi i componenti della coppia.

Innanzitutto occorre una definizione precisa del termine "romantico": quella sensazione sognante, sospesa, venata da un pizzico di sensualità e passione. Secondo me il romanticismo è questo, nè troppo casto da una parte, nè troppo carnale dall'altra.

Ma come ottenere un effetto "romantico" al punto giusto in camera da letto? Bè, oltre all'utilizzo di candele, luci soffuse e aromi particolarmente indicati, di importanza basilare risultano i protagonisti della camera: il letto e la sua biancheria.

Il letto matrimoniale è la prima e forse unica cosa che si nota al colpo d'occhio in questo ambiente; e se è vero che i particolari e i comprimari spesso fanno la differenza, è anche vero che gli attori principali devono essere impeccabili.

Così il letto è il primo ingrediente di una camera romantica: la sua forma, i suoi materiali ed infine i suoi colori, sono gli elementi che lo renderanno più o meno sensuale, più o meno appassionato e appassionante.

Curve e volute, unite ad esempio al ferro battuto, sono capaci di trasmettere subito una sensazione di fascino, legata al passato, ma anche a icone senza tempo, come il letto in ferro battuto Fantasy.



I tessuti di un letto a baldacchino, che richiamano non solo tempi ma anche luoghi esotici e in qualche modo lontani, evocano nidi d'amore, privati e intimi, da vivere con sentimento, con trasporto. Guardate ad esempio il letto a baldacchino Fior di Pesco: non è meravigliosamente romantico?



La forma di un letto rotondo o comunque tondeggiante, ricorda l'armonia assoluta, la stessa che nell'immaginario collettivo corrisponde alla coppia, al cerchio perfetto, al 'androgino riunito delle sue due metà un tempo scisse.

Anche un letto contemporaneo può avere il suo fascino romantico: linee minimali e pulite di letti in legno che ricordano l'Oriente e la filosofia Zen, oppure le particolari forme di letti moderni sospesi nell'aria, fluttuanti sulla luce, magari imbottiti, che stimolano la fantasia, la creatività. Come il letto Aladino Up, sospeso nel tempo e nello spazio.



Per rendere una camera da letto davvero romantica, sono poi i "vestiti" del letto a essere protagonisti: un bel letto, senza i tessuti adeguati, non può essere considerato romantico al punto giusto.

Ovviamente sono sete, rasi e cotone di qualità a trasmettere le sensazioni visive e tattili immediatamente più sensuali; ma sono anche i colori, ben abbinati ai materiali del letto, a fare la differenza: porpora, rosso fuoco, rosa e lilla, diversi tipi di arancione, oppure tonalità pastello unite a un legno scuro, al bianco di un materiale contemporaneo, al ferro battuto, al tono su tono di letti imbottiti o alle forme sinuose di letti moderni, possono accendere l'istinto e l'atmosfera.

Ne è un esempio calzante il letto in ecopelle Turning Around in questa versione rivestita in rosso, davvero molto, molto sensuale.

giovedì 18 novembre 2010

Poltrone di design: la storia della Egg Chair di Arne Jacobsen


Entrata ormai a pieno titolo nella Storia del Design come segno distintivo e iconico di un abitare confortevole e anche esteticamente bello, l'evocativa poltrona Egg Chair non fu in realtà ideata per ambienti domestici.

La Egg Chair nacque infatti dalla matita del celebre designer Arne Jacobsen nel 1958 per arredare l’esclusivo Royal SAS Hotel di Copenhagen e divenne subito famosa insieme alla Swan Chair, come prima sedia girevole rivestita e imbottita.

L'evocativo nome "Egg" si rifà alla forma arrotondata di questa seduta, o viceversa se preferite: è proprio questo il caso di dire che non è chiaro se sia nato prima l'uovo o la sedia, ma ai fini di quel che ci rimane, poco importa.

Basti sapere che l'uovo, in quanto concetto mistico, talvolta religioso, più spesso filosofico, è una forma che ha sempre ispirato e che continua a ispirare i creativi, come metafora della vita ma anche come entità formalmente perfetta della natura.

Nella mente di Jacobsen, la Egg Chair doveva rappresentare il guscio che avrebbe protetto e accolto l'uomo, creando per lui un rifugio ad hoc, confortevole e privato, dotato della giusta intimità.

Concepita inizialmente come un divano, la Egg Chair pare tragga ispirazione da Eero Saarinen e dlla sua Womb Chair, anche se in molti sostengono che la versione di Jacobsen sia parte di un progetto molto più completo.



Oggetto del desiderio per tutti gli appassionati di design, la Egg Chair conserva ancora oggi tutto il suo fascino di allora, sospeso tra l'avanguardia, il sofisticato e il cosmopolitan style, e porta nelle case di chi la sceglie tutto il suo spirito futuristico, tuttavia legato al concetto delle origini.

La Egg Chair è oggi disponibile con rivestimento in econappa o in pelle, da scegliere in diversi colori, per trasformare il soggiorno, la zona studio, la camera da letto o qualunque altro ambiente della casa in un luogo di relax privato e accogliente. E all'insegna della Storia del Design più raffinato.

mercoledì 3 novembre 2010

Letti in legno, ricordo della notte dei tempi

Un letto in legno: solido, naturale, accogliente, adattabile a tanti stili d'arredo, per camere da letto belle e funzionali. E' questa la sensazione che provo quando entro nella mia camera, soprattutto quando la meta tanto agognata per il riposo e per trovare un po' di calore è proprio il letto.

Scegliere un letto in legno non è stato facile, ma solo perchè i letti in legno non sono gli unici a trasmettere emozioni forti: anche quelli in pelle o in tessuto sono belli e resistenti, ma alla fine la voglia di avere un pezzo di natura e di Terra in casa ha prevalso, costringendomi piacevolmente ad abbinare il letto a comodini, armadio e cassettiera, tutto in legno.

Il risultato è uno splendido contrasto tra l'arancione delle pareti e le proprietà misteriose di un legno scuro come il rovere moro, che la sera mi accoglie, tingendo in modo suggestivo il mio angolo intimo e privato, e la mattina mi dà vigore, sprizzando energia.

La mia è una camera moderna, ma nulla vieterebbe a un letto in legno di entrare a pieno titolo in una camera da letto classica, in una camera da letto minimalista o in una camera da letto etnica: concorrono anche le forme a dare vita a uno stile, ma un materiale come il legno, antico, evocativo, resistente, infinitamente e sempre bello, si adatta veramente a tutto.

E se all'avvicinarsi dell'inverno la cosa forse più confortevole in assoluto è dedicarsi alla scelta della biancheria da letto, a cuscini, lenzuola, piumini, coperte e plaid, sotto cui immaginare di stare quando fuori il tempo ulula la sua tristezza, suggerisco che chi sente voglia di rinnovamento ma anche di calore, si dedichi all'autentico piacere di scegliere insieme a queste cose anche un letto nuovo, e di sceglierlo in legno, per averne restituita una sensazione di rifugio, di conforto, di intimità profonda.

Ogni essenza di legno è capace di trasmettere emozioni differenti, diverse per ognuno di noi: il legno scuro a me sa di misterioso, ma anche di forte, il legno chiaro mi dà calma e tranquillità; e così l'essenza noce o quella ciliegio sono in grado di evocare ricordi e sensazioni diverse.

Forse perchè in qualche vita precedente o nella nostra memoria genetica rimangono impresse le rimembranze di quando sotto a quel ciliegio o a quel noce passavamo le notti e dormivamo pur cullati da una presenza solida come quella di un albero grande e forte, anche se all'addiaccio; forse perchè abbiamo vissuto innumerevoli avventure, fughe, ritrovi e ripari sotto a quegli alberi, dove la notte si faceva scura e minacciosa, ma dove potevamo trovare conforto.

Il letto Min in rovere moro, con la sua presenza elegante e la dolce curvatura della testiera, mi ricorda un rifugio fidato, accogliente, perso nella notte di quei tempi misteriosi e dimenticati.



Il letto Omra in ciliegio è per me invece un chiaro segno di sicurezza: quest'essenza mi ricorda coscientemente il luogo dove da piccola cercavo riparo, dove riuscivo a trovare sollievo lontano da tutto ciò che mi rattristava.



Il letto Versus in noce mi sembra il luogo perfetto per cadere in un sonno ristoratore, evocativo non solo di tempi ma anche di posti lontani ed esotici, e rischiarato da luci che portano lo stesso conforto che, nelle notti profondamente buie di una volta, quando le città erano entità altre rispetto ad ora, portava con sè la luna.