giovedì 26 maggio 2011

Il divano letto: LA soluzione per i piccoli spazi

Un divano letto, una fonte inesauribile di soluzioni, in grado di soddisfare innumerevoli esigenze di spazio e di organizzazione. Perchè quando la metratura è ridotta, "organizzazione" è una parola fondamentale.

A molti capita, come a me, di abitare una casa grande quanto basta, ma non enorme; eppure, l'amore per questa piccola dimora è così intenso che si è disposti a fare qualunque cosa pur di renderla confortevole, bella e spaziosa anche in mancanza di spazio. E ci sono tre elementi fondamentali per riuscire nell'impresa: l'arguzia di saper sfruttare in modo vantaggioso ogni millimetro, un innato gusto estetico (in grado di esprimersi al meglio anche negli spazi ridotti) e la capacità di scegliere arredi che si adattino al singolo caso.

Nella fattispecie, l'altra parola fondamentale in tale contesto è "salvaspazio", che si accompagna a termini come "trasformabile", "personalizzabile" e "multifunzione", tutti concetti ampiamente espressi dal design moderno. Con i mobili giusti, in pratica, è possibile regalare un volto nuovo agli ambienti, completo di gusto, funzionalità e soprattutto spazio.

Il divano letto, in uno scenario simile, è un elemento fondamentale; fondamentale in un monolocale, in una cameretta, in una stanza per gli ospiti, in un piccolo soggiorno, in uno studio che all'occorrenza deve diventare un appoggio per una persona di passaggio. Sono innumerevoli le situazioni in cui un divano letto può essere risolutivo, intelligente, bello, utile.

E lo è ancor più se dotato di semplici meccanismi per la trasformazione, che lo rendano facile e immediato da usare. Così in pochi secondi, da comoda seduta per sorseggiare un caffè o per un'amichevole chiacchierata, il divano si trasforma in un accogliente rifugio notturno, per una o anche due persone. Poco spazio e poco tempo: concetti che nell'era moderna e in questa parte del mondo, sono così preziosi da valere in termini strettamente economici.

Dunque se tanto mi dà tanto e se gli assiomi matematici non sono un'opinione, se ne deduce che acquistare un divano letto in luogo di un semplice divano, di un semplice letto o di un qualunque altro elemento non così intelligente e salvaspazio, in fin dei conti produce un risparmio notevole, non solo di spazio, non solo di tempo, ma quindi anche di denaro.

Ma non finisce qui: si risparmia fatica e ci si risparmia anche l'insoddisfazione di avere a che fare con una casa piccola e per di più male organizzata. Il divano dunque non è una soluzione, ma è LA soluzione, elegante e assolutamente funzionale.

Se pensate ad esempio al divano letto Nomade in tessuto o in pelle, potrete immaginare di collocarlo in ambienti anche ridotti, ma dotati di grande carattere, ricercato e raffinato; oltretutto la semplicità con cui eseguire la trasformazione da divano a letto è impressionante.




Particolarissimo il divano letto Origami in tessuto, pelle o ecopelle, in grado non solo di assolvere a tutte le funzioni di cui abbiamo parlato, ma anche di regalare un colpo d'occhio assolutamente inedito e di alleggerire visivamente lo spazio, grazie alla sua forma sui generis.





Più classico invece un divano letto come Venere, dotato di un meccanismo di trasformazione davvero molto semplice e fornito anche di comodi portacuscini utilissimi per risparmiare ulteriore spazio.



martedì 24 maggio 2011

Il design SpHaus incontra i vantaggi ArredaClick

Sono da poco disponibili sul catalogo online di Arredaclick.com tutti i prodotti dell'azienda brianzola SpHaus.
Si celebra un proficuo incontro tra un produttore leader nell'eccellenza e un punto di riferimento per l'e-commerce di mobili e arredamento: acquistare arredamento di design è ora semplice e veloce.

SpHaus nasce nel 2004 nel cuore della Brianza e fin da subito si caratterizza per l'offerta di prodotti dall'alto livello progettuale e con una qualità realizzativa eccellente. 

Col passare degli anni designer italiani e internazionali iniziano a cooperare con l'azienda portando varietà e ricchezza estetica.

Il tavolino Lite ad esempio è progettato dal designer di fama mondiale Eero Saarinen ed è rifinito con vernice automobilistica lucidata a mano.



SpHaus per i propri prodotti utilizza materiali, finiture e lavorazioni al top dei rispettivi standard qualitativi.
Tutti i tessuti ad esempio sono forniti dall'azienda danese Kvadrat, sinonimo di eccellenza e durata nel tempo.
Il divano, la poltrona e il pouf Flirtstones mostrano l'alta qualità dei rivestimenti appena descritti.


Il design prestigioso, i materiali ricercati e la cura dei dettagli sono elementi fondamentali per chi è alla ricerca del lusso in chiave moderna. SpHaus si rivolge a tutti coloro vogliano impreziosire i propri ambienti non con semplici mobili, ma con veri e propri "pezzi di design".

Il design SpHaus non è destinato esclusivamente ad un uso privato ma può anche trovare collocazione in uffici o ambienti contract. 
Il tavolo 002.09 è ideale come tavolo da riunioni in uffici moderni attenti allo "stile nel lavoro".


La gamma completa dei prodotti SpHaus vi aspetta su Arredaclick.com.
A presto!

martedì 10 maggio 2011

Arredi di design: ma cosa significa?

Quando si sente parlare di arredi di design si pensa subito a qualcosa di aulico e per certi versi forse distante, come se il design fosse un mondo a parte, pensato soltanto per una determinata cerchia di persone, non avvicinabile da tutti gli altri e forse in qualche modo anche incomprensibile ai più.

Ma che cos'è il design, specialmente quello applicato all'ambito abitativo e quindi domestico? Che cosa significa questa parola? Non pretendo assolutamente di avere le facoltà per rispondere a questa difficilissima domanda: io faccio parte probabilmente di tutti coloro che si sentono un po' intimoriti dalla definizione e dal peso del "design". Dunque, non mi ergo a pensare di poterne parlare come da una cattedra, non ne ho le competenze.

Mi permetto però di osservare il design, talvolta da lontano e talvolta da vicino, cercando di stabilire con lui un legame, un dialogo, un contatto. E qualche volta penso di riuscirci. In questo senso quindi posso dire qualcosa sul design, qualcosa di condivisibile o meno, ma pur sempre testimonianza del fatto che un contatto c'è stato.

Il design non è distante da noi, nè tantomeno dalla nostra quotidianità: il design è quel pensiero rivolto a rendere più facile e più confortevole la vita di tutti i giorni, entrando direttamente nelle nostre case e cambiandone non solo l'aspetto, ma anche e soprattutto la funzionalità.

Il design è innovazione, perchè utilizza nuovi materiali, piuttosto che nuove forme oppure ancora nuovi concetti: ciò che rende veramente importante e profondamente distinguibile il design da ciò che non lo è, sono i significati, il senso che viene dato a un oggetto nel momento stesso in cui è concepito.

Un senso che tende alla versatilità, alla praticità, all'estetica, all'ecosostenibilità; un senso che talvolta guarda al passato, alla sua Storia, all'arte, al bello in termini filosofici e assoluti.

Quindi un prodotto di design, in special modo un arredo di design, è qualcosa che è stato pensato per rendere in poche parole felice chiunque lo possegga, perchè in grado di svolgere la sua funzione al meglio delle sue possibilità; anche perchè chi progetta l'oggetto di design dedica una particolare cura ai suoi dettagli, alla scelta del materiale, al disegno, alle fasi di realizzazione, perchè forte dell'esperienza e della memoria storica di cui è dotato, il designer caricherà quell'oggetto di un significato intrinseco che ha un grande valore, funzionale, estetico, emozionale, assoluto.

Probabilmente sono in pochi coloro che riescono a cogliere tutti questi sensi e questi significati nella loro totalità, ma la semplice intuizione degli stessi può già rendere speciale un oggetto di design agli occhi di chiunque, rendendolo più accattivante di altri e facendo intuire quale sia la motivazione per sceglierlo in mezzo a tante proposte.

E colpisce l'immaginario di tutti poi la capacità di un oggetto di design di portare con sè innovazione anche a distanza di anni e talvolta di decenni, un'innovazione che si autorinnova da sè con costanza.

Ne è un esempio il letto per ragazzi Abitacolo, disegnato da Bruno Munari nel 1971: un arredo multifunzionale, realizzato in un materiale ancora oggi leggero e versatile (l'acciaio), ideale per camerette ancora all'avanguardia e con poco o tanto spazio a disposizione, carico di un significato altamente ludico e insieme profondamente educativo. Oggi come allora, tutte caratteristiche fondamentali per uno spazio come la cameretta dei ragazzi.



Così come ancora e sempre attuale rimane la Chaise Longue di Le Corbusier, presentata nel 1929 e definita già allora una "macchina per riposare", grazie al suo movimento privo di meccanismi, che si sposta nella posizione desiderata dal corpo semplicemente con il suo peso; una seduta che con la sua forma sinuosa continua ancora oggi a dettare legge e ad affascinare la totalità degli appassionati della casa e dell'arredo.



E come non menzionare in questa breve carrellata di oggetti di design la Sedia Remake, ispirata alla famosa Panton Chair di Verner Panton, una seduta per la prima volta realizzata negli anni '60 con un unico foglio di plastica, tendente a nascondere la sua funzione piuttosto che a palesarla, ma destinata a trasformarsi nell'emblema del "sedersi" e andandone a costituire la forma per eccellenza.



E' giusto dunque guardare al passato per capire il presente e per non perdersi nel futuro, e soprattutto è doveroso cercare negli oggetti di oggi quel "design" che ha ispirato e permeato certi miti come quelli appena visti, per tentare di comprendere, anche se da profani, la qualità e i significati di arredi che potrebbero essere destinati a rivoluzionare nuovamente la nostra quotidianità.

martedì 3 maggio 2011

Mobili da giardino: fibra naturale vs fibra sintetica

I mobili da giardino devono per definizione trasmettere sensazioni particolari: il colpo d'occhio uscendo sul terrazzo o in cortile, deve infatti essere quello che ci trasporta immediatamente in riva al mare o in qualunque altro luogo che ci faccia sentire in vacanza.

Lieve emozione esotica dunque, ma soprattutto chiare sensazioni di accoglienza e di relax, che alcuni materiali riescono a trasmettere meglio di altri: materiali come le fibre naturali, che richiamano alla mente altri contesti, scenografie da sogno e atmosfere paradisiache.

Sedute in rattan, in vimini, in midollino o in bambù, ad esempio, fanno subito pensare ad ambientazioni vacanziere anche molto lontane e per questo anche molto ambite. Eppure le fibre naturali, che comunque significano prestigio e ricercatezza, presentano diversi difetti, che poco hanno a che fare con l'estetica, ma che dicono molto sulla funzionalità degli arredi da esterno.

Le fibre naturali infatti sono soggette alle intemperie, che subiscono maturando alcuni danni, spesso anche molto evidenti: non gradiscono l'acqua, si modificano con l'azione diretta del sole e sono difficili da pulire; è facilmente comprensibile dunque che si tratta di materiali adatti a verande o a zone poste sì anche all'esterno, ma sempre ben coperte e riparate dagli agenti atmosferici.

Dunque, chi possiede uno spazio esterno completamente o parzialmente esposto al sole e alla pioggia, rischierà di veder scolorire e rovinarsi i mobili da giardino in fibra naturale dopo soltanto pochi anni. Perchè se è vero che i mobili da esterno durante l'inverno andrebbero riposti al chiuso, è altresì vero che pioggia e sole si alternano anche d'estate, quando non ci si sognerebbe mai di riporre al chiuso gli arredi outdoor ogni giorno.

Cosa fare allora per prevenire le conseguenze negative degli agenti atmosferici sui mobili da giardino, senza rinunciare all'effetto estetico ed emozionale della fibra naturale? Semplice, scegliendo mobili da esterno in fibra sintetica.

Wicker, rattan sintetico, midollino sintetico: si tratta di materiali che imitano il colpo d'occhio della fibra naturale, che vengono comunque intrecciati a mano ma che, grazie a svariati test meccanici cui vengono sottoposti, garantiscono la resistenza all'azione della pioggia e all'usura del sole. Inoltre si tratta di materiali facili da pulire, che non necessitano di particolari cure, ma che con un po' d'acqua e un detersivo neutro tornano come nuovi.

Le colorazioni che offrono tali materiali sintetici poi sono svariate e quindi gli effetti estetici ottenibili sono diversi, per rispondere a tante esigenze di gusto e a differenti necessità visive.

E non sono solo i salotti o le sedute a essere realizzati in fibra sintetica: anche i tavoli da giardino si vestono di un fascino tutto particolare, quando il wicker, ad esempio, li distingue da altri modelli in legno o in metallo. Sedie coordinate sempre in wicker corredano l'effetto visivo e piani in cristallo rendono l'insieme ancora più bello e performante.

Succede al tavolo da giardino Keops in wicker, con struttura in alluminio e piano in vetro, disponibile in due colori di moda per l'esterno, bianco e moka.



Anche il tavolo Icaro in wicker è dotato di piano in vetro e sedie coordinate, oltre a presentare una struttura allungabile, comoda per spazi piccoli adatti a grandi occasioni. La variante in tonalità "naturale" aggiunge un fascino davvero molto particolare agli spazi esterni, ancora più vicino a quello delle fibre naturali.



Ulteriormente diversa la tonalità marrone scuro del tavolo da giardino Delta sempre in wicker, con piano in cristallo e sedie coordinate molto accoglienti oppure con sedie dallo stile differente, come nell'immagine.