venerdì 22 ottobre 2010

2 anni online

Il 22-10-2008 il sito ArredaClick.com viene pubblicato e reso visibile "al mondo": incredibilmente una coccinella si appoggia al monitor sul quale con emozione vediamo finalmente online il sito a lungo testato.

Ricordo che lo prendemmo come un segno di buon auspicio...è veramente inusuale vedere una coccinella, ancor di più in ufficio proprio nel momento in cui ci si ferma un attimo a guardare con soddisfazione il frutto di mesi di lavoro.

Il nostro sistema di statistiche ha iniziato come da programma a salvare i dati dal giorno successivo alla pubblicazione, e mostra per il 23 ottobre 2008 "ben 4 visitatori"...probabilmente i nostri 2 pc di allora e quelli di un amico od un genitore! 

Oggi 22-10-2010 sono passati 2 anni, 500.000 visitatori, e la coccinella è diventata una farfalla che vola insieme ai nostri sogni. Sembra una frase fatta ma è veramente così: stiamo crescendo come azienda, ed ognuno di noi dello staff sta crescendo come persona, con la doverosa modestia che è giusto coltivare come valore, ma anche con l'orgoglio di essere innovatori nel settore dell'arredamento.


Auguri ArredaClick!

giovedì 21 ottobre 2010

Poltrona Question Mark, un pezzo della Storia del Design

Anche se relativamente recente, la poltrona Question Mark è già entrata a pieno titolo nella Storia del Design moderno e contemporaneo, grazie alle sue linee, ma anche al suo significato.

Iconica, onomatopeica, ironica, divertente, rappresentativa: a partire dal nome, Question Mark è un'esplosione di concetti, tutti racchiusi nella sua forma sinuosa ed elegante, adattabile a qualunque ambiente.



Scaturita dalla fantasia del designer tedesco Stefan Heiliger, che crea complementi d'arredo da oltre 30 anni, per l'azienda totalmente Made in Italy Tonon, la poltrona Question Mark interpreta perfettamente la concezione del vivere moderno.

Question Mark in inglese significa punto interrogativo; e non era difficile capirlo, guardando le linee di questa poltrona, anche da angolazioni diverse (l'effetto visivo è come quello della Gioconda, che ti guarda ovunque vai, però in tre dimensioni).

Il punto interrogativo riassume tutte le domande del vivere contemporaneo: domande che forse un tempo si ponevano in pochi (filosoficamente parlando) e che oggi sono al centro del nostro pensare. Chi siamo? Dove andiamo? Perchè? Che ci facciamo in mezzo al caos delle città? Cosa ci piace? Perchè non siamo immortali? Cosa succede nel mondo, mentre noi rimaniamo fermi?

Fermi. Esattamente fermi, seduti a pensare a tutti questi interrogativi, su una poltrona che guardacaso li vuole rappresentare; fermi, mentre tutto ci scorre intorno, passando inconsapevolmente per quel minuscolo punto interrogativo nell'universo. Un punto interrogativo che alla fine si identifica proprio con il nostro essere, con noi stessi e che soltanto per questo merita di trovare posto nelle nostre case, dentro agli unici punti fermi che ci rimangono in questo mondo che vorticosamente gira.

Ha vinto numerosissimi premi la Question Mark di Stefan Heiliger per Tonon: perchè pratica, speciale, bella, oltre che concettualmente importante. La seduta infatti, nonostante sia costituita da una struttura sinuosa e continua priva di braccioli, risulta estremamente comoda e funzionale, data la possibilità di ruotare a 360° sulla base centrale in acciaio cromato e data l'imbottitura in poliuretano espanso schiumato ignifugo.

Il suo design easy ma allo stesso tempo elegante poi, la rende adatta a soggiorni, camere da letto, angoli studio, luoghi di passaggio, ingressi, sale da pranzo (intorno a un tavolo tante Question Mark sono semplicemente favolose) di qualunque genere: facile da spostare, piacevolissima da vedere e da toccare, grazie ai numerosi rivestimenti (in tessuto o in pelle) e ai colori personalizzabili con una miriade di sfumature diverse.



Scegliere una poltrona Question Mark per la propria casa significa cavalcare l'onda del pensiero contemporaneo, farsi portatori della propria personalissima filosofia di vita moderna, arricchire lo spazio della propria dimora con un pezzo ormai storico e iconico e regalare un tocco informale ma raffinato a qualunque ambiente domestico.

giovedì 14 ottobre 2010

Sedie trasparenti in materiale plastico: leggere, resistenti e belle

Le sedie trasparenti mi hanno sempre affascinata. Non ne conosco il motivo preciso, ma è come se la loro evanescenza mi permettesse di percepire attraverso di loro un mondo che sta oltre, forse anche un mondo che non esiste. Non lo vedo chiaramente questo mondo, ma lo indovino e la sedia trasparente me lo evoca, regalandomi immediatamente sensazioni affascinanti.

Certo per fare una sedia trasparente i materiali tradizionali non sono molto utili: ci sono il vetro e il cristallo, certo, ma immaginate una casa popolata da sedie di vetro?!? Fragile, talvolta pesante, pericoloso per un oggetto come la sedia, che continuamente viene spostata e utilizzata nei più disparati contesti. Il vetro e il cristallo sono fantastici per i tavoli, più statici e meno strapazzabili.

Va da sè che le sedie trasparenti per definizione non possono essere realizzate se non in materiali plastici: solo questi ultimi infatti permettono a questi complementi di risultare pratici e allo stesso tempo estremamente belli da vedere.

Nonostante il progresso ci abbia abituati alla presenza della plastica, che nella seconda metà del Novecento ha portato con sè delle vere e proprie rivoluzioni di vita, di concetto e di pensiero, sono ancora molti a essere scettici nei confronti di questo materiale e dei suoi derivati. Come se la plastica rappresentasse una categoria inferiore, come se non fosse di qualità, come se non fosse abbastanza resistente. Tutte leggende metropolitane: il progresso tecnico degli ultimi decenni ha reso questi materiali veramente versatili e funzionali, assolutamente utilizzabili in casa con arredi e accessori.

Policarbonato, tecnopolimero, metacrilato: nomi difficili, con processi di composizione e lavorazione molto complessi, ma con comuni denominatori molto positivi. Resistenza meccanica, resistenza agli urti, resistenza all'acqua, facilità di pulizia: si tratta di caratteristiche eccezionali per l'utilizzo di oggetti come le sedie, che possono passare facilmente dall'in all'outdoor, che devono sopportare pesi talvolta anche elevati, che possono subire urti e potenziali danni in ogni momento.

A onor di cronaca, è essenziale pensare anche al fatto che i materiali plastici sono più difficili da smaltire, ma il progresso tecnologico sta lavorando anche a questo e presto probabilmente queste sostanze diventeranno anche ecologiche (e alcune lo sono già).

In ogni caso, non è soltanto una questione di praticità e di caratteristiche tecniche: i materiali plastici sono belli. A discapito di tutti coloro che vedono un'estetica piacevole soltanto nel legno o nelle pietre o nel ferro (comunque materiali con tutta una loro storia e un loro fascino incomparabile), io affermo con convinzione che la plastica è in grado di creare effetti visivi sorprendenti, più che piacevoli, anche spettacolari.

Unire la plastica alla leggerezza della trasparenza, magari venata di colori che diventano così evanescenti ma molto evidenti, dà vita a un connubio a mio parere senza pari, che in una sedia ha tutto un altro appeal rispetto al legno o al ferro.

Ad esempio la sedia L'Eau in tecnopolimero trasparente è un capolavoro estetico ed emozionale: complice di una visione capace di evocare sensazioni quasi fisiche, L'Eau incarna concretamente il significato del suo nome.



La sedia Alchemia in policarbonato o in nylon dimostra una volta di più la versatilità dei materiali plastici nel realizzare forme diverse e accattivanti.



La sedia La Marie in policarbonato trasparente esalta la bellezza della plastica colorata con la sua semplicità formale e la sua compostezza, capaci di renderla eventualmente protagonista di una sala da pranzo anche minimale.



La sedia Aria in policarbonato trasparente è un'altra autorevole rappresentante di come la plastica possa evocare in realtà elementi del tutto naturali, con il loro movimento ma anche con la loro presunta staticità, con la loro fluidità e con la loro leggerezza.

sabato 9 ottobre 2010

"Vorrei un preventivo..."

Entrando in un negozio nel quale troviamo prodotti o servizi altamente personalizzati lo diciamo un po' tutti: "Vorrei un Preventivo".
Ci relazioniamo ad un addetto e gli chiediamo informazioni circa i prodotti ed i relativi costi...se siamo fortunati al posto di un semplice addetto troviamo un bravo consulente che ci può dare qualche dritta, se siamo sfortunati al posto di un consigliere troviamo un venditore con tanto interesse nelle provvigioni e poco interesse nel consigliarci bene.

Immaginiamo poi di chiedere preventivi in un negozio, poi in un altro, e poi in un altro ancora...senza pensare che nel negozio in cui ci troviamo bene vorremmo valutare tutte le alternative possibili ma ci sentiamo un po' a disagio a chiedere tantissimi preventivi prima di acquistare..."chissà cosa pensa di me il venditore che già prima all'ennesima domanda ha iniziato a sbuffare".

Piccola introduzione basata su scenari immaginati ma molto realistici, in qualunque settore.

ArredaClick è un sito rivoluzionario proprio per questo: innanzitutto perchè ha portato la personalizzazione totale nella vendita online di mobili ed arredamento.

Siamo gli unici ad offrire arredamento online con questo grado di personalizzazione, e siamo anche gli unici a pubblicare il Prezzo di Listino tratto dai listini ufficiali dei produttori per comunicare il giusto valore delle collezioni: tutto spiegato nella nostra pagina Prezzi e Preventivi.

A soli 5 giorni dalla modifica alla nostra pagina Preventivo per indicare agli utenti il volume di spedizione delle forniture, ecco un'altra novità ancora più rivoluzionaria: le opzioni disponibili dei prodotti inclusi nel Preventivo si possono modificare all'interno della pagina Preventivo! 

Fino ad oggi i nostri utenti potevano calcolare tutti i Preventivi che volevano in totale libertà d'informazione, ovunque, 24 ore al giorno, e senza alcuna pressione esterna come quelle che possono arrivare dal personale di vendita dei negozi.
Da oggi una volta aggiunto un prodotto al Preventivo è possibile modificarne le opzioni selezionate senza rientrare nella Scheda Prodotto: la scheda rimane sempre ad un solo click di distanza, ma ogni modifica dimensionale, nei materiali, nei colori, negli accessori selezionati è subito accessibile nel Preventivo stesso.

I motivi per scegliere ArredaClick rimangono gli stessi...l'Assortimento continua a crescere, il Risparmio rimane, la Comodità aumenta.

Vi teniamo aggiornati!

giovedì 7 ottobre 2010

Poltrona Sacco: la storia di un'icona del design

Sull'onda di un mondo che stava cambiando sotto l'egida della plastica e di una cultura spumeggiante poi chiamata pop, nasceva il progetto di un oggetto d'arredo che non solo ha segnato una rivoluzione, ma che anche in virtù di questo, è diventato un'icona del design "classico", un punto fermo da cui la Storia del mobile moderno non può prescindere: la Poltrona Sacco.



Correva l'anno 1968 e tanti furono i cambiamenti e gli avvenimenti legati a quel momento storico; tenendo società e politica a margine, l'avvento della poltrona Sacco fu uno di questi e paradossalmente potrebbe rappresentare anche ciò che accadeva negli ambienti più aulici, oggetti di cronaca, e nelle più caserecce piazze, dove la gente cominciava ad emergere e a piantare i semi di una libertà diversa, nuova, consapevole. La poltrona Sacco infatti era appunto libera, nuova, diversa, proprio come gli ideali che andavano diffondendosi in quel periodo.

Ideata dal trio di designer Franco Teodoro, Cesare Paolini e Piero Gatti, e prodotta inizialmente da Zanotta, la poltrona Sacco cavalcò l'onda entusiastica dei materiali plastici e soprattutto si presentò come primo, favoloso esemplare di un concetto fino ad allora inesplorato: la destrutturazione.

Non era facile reinventare un oggetto d'arredo che già allora aveva una storia secolare, che aveva già subito decine di evoluzioni, che non mancava nelle case da centinaia di anni. Eppure, la capacità dei tre designer in particolare, e della cultura pop in generale, di guardare le cose sotto punti di vista inediti e impensabili, fece il miracolo: nacque così un capolavoro di creatività, una poltrona a tutti gli effetti che però, per la prima volta non aveva nè la forma nè l'aspetto della poltrona, e che giungeva senza una struttura rigida e fissa.

Per la prima volta non era l'arredo a dettare legge sull'uomo, bensì il contrario: il corpo umano non era più costretto a incanalarsi in una posizione già decisa e rigida, ma era la poltrona ad adattarsi al dispiegarsi del corpo, alle sue comodità, al suo relax. Se ci pensate, questa era ed è una "metafora concreta" di tutta una rivoluzione sociale, di tutta quella corrente di pensiero che imperversava tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70.

Rivestita con materiali plastici o ecopelle, costituita da pallini di polistirolo, caratterizzata da una forma oblunga malleabile e adattabile a ogni stile di seduta, la poltrona Sacco con la sua incredibile versatilità divenne subito oggetto del desiderio per tutti gli amanti dell'arredo moderno, per personaggi d'élite, per case d'autore.

Leggera, facilmente trasportabile, collocabile in qualunque angolo della casa, con la possibilità di risultare colorata e frizzante, proprio come era richiesto in quegli anni: la poltrona Sacco era un simbolo, di design, ma anche di rivoluzione, di praticità, di modernità e di rottura degli schemi.



Finchè una esilarantissima scena diffusa dal tubo catodico, non la portò letteralmente dentro le case di molti, moltissimi italiani; e così la poltrona Sacco cominciò a diventare una presenza costante anche nelle abitazioni meno lussuose: lo spaccato di fantareale che portò la poltrona Sacco sull'onda della popolarità fu quel divertentissimo episodio in cui un impacciato Paolo Villaggio intraprese una vera e propria lotta per sedersi su una poltrona Sacco che immancabilmente lo continuava a rigettare in terra.

Da allora la poltrona Sacco ha subito una miriade di mutazioni, grazie a imitazioni e rifacimenti, mantenendo però sempre l'indispensabile concetto da cui nacque, l'inconfondibile forma e la praticissima versatilità.

Le poltrone sacco Linus e Snoopy sono un egregio esempio di queste rivisitazioni: rivestite in tessuto da scegliere in tanti colori, possono arredare qualunque ambiente della casa (nella versione Linus per adulti) e anche la cameretta dei bambini (nella versione più piccola Snoopy), che per l'innata ispirazione ludica di quest'oggetto, trovano sempre molto divertente potercisi sedere o poterla utilizzare giocando.



Trionfo della comodità, perchè è il corpo a scegliere la sua posizione ideale, sostenuto e avvolto dalla poltrona come in un confortevole nido, la poltrona Sacco è un modo piacevolissimo per dare un tocco pop alla propria casa, ma anche per inserire nella propria personalissima galleria domestica un autentico pezzo di Storia, politica e sociale, del design e della televisione italiana.

lunedì 4 ottobre 2010

Spedire arredamento in Italia ed Europa

Una novità apparentemente piccola che risulta però comodissima per i nostri utenti ed anche per il nostro team dedicato al Servizio Clienti.

Ormai da 2 anni spediamo le nostre forniture di mobili ed arredamento in tutta Italia. Progressivamente abbiamo ampliato il numero di paesi in cui esportiamo, ed ora possiamo annoverare tutta l'Europa continentale ed il Nord America con un totale di 22 paesi

In ben 18 paesi (fra cui ovviamente l'Italia) spediamo esclusivamente con corrieri specializzati in arredamento.

La novità che oggi ci entusiasma così tanto consiste in un "regalo" del nostro programmatore che è riuscito a far apparire il volume di spedizione della fornitura nella pagina del Preventivo: si tratta veramente di uno strumento veramente comodo per tutti gli utenti.

I nostri costi di spedizione sono apprezzati da molti per la competitività dell'offerta in relazione all'affidabilità del servizio; si basano sul volume e vengono arrotondati in automatico dal sistema al metro cubo superiore.
In questo senso l'indicazione del volume di spedizione all'interno del Preventivo permette ad ogni utente di "aggiungere prodotti" al proprio Preventivo senza che il costo di spedizione aumenti in alcun modo...sui prodotti aggiunti è come se la spedizione fosse gratuita!

Un esempio...il vostro Preventivo indica un Volume Totale di 1,2 metri cubi? Potete aggiungere 0,8 metri cubi di mobili ed arredi mantenendo inalterato il Costo di Spedizione.

Una piccola grande novità per rendere ArredaClick sempre più comodo e conveniente...due fra i motivi per cui i nostri clienti ci scelgono.

Alla prossima!