lunedì 10 maggio 2010

Come arredare un ingresso essenziale

Arredare l'ingresso con gusto significa saper mettere insieme pochi elementi, tuttavia indispensabili e che portino con sè una certa estetica accattivante: in fondo l'ingresso è la presentazione ufficiale della casa e deve riuscire a proiettare chi entra in un'atmosfera accogliente ed emozionante.

E notiamo che per ingresso non si intende esclusivamente quella grande stanza in senso stretto, piena di porte, che funzionava da anticamera per l'accesso ai saloni nelle grandi ville di un tempo; e nemmeno si intende soltanto il classico corridoio, lungo e stretto, che conduce ai vari ambienti della casa.

L'ingresso a volte, soprattutto nell'abitare moderno, è soltanto un angolo, una porzione anche piccolissima di spazio, ricavato nella zona giorno di un monolocale, di un open space, di un piccolo loft. Ma se è quel luogo in virtù del quale è possibile entrare e uscire dalla casa, sempre di ingresso si tratta, per quanto esiguo possa presentarsi.


Individuiamo allora soltanto pochi elementi, quelli che davvero non possono mancare, nemmeno in un piccolo angolo, e poi mettiamoli insieme. Indispensabili risultano: l'appendiabiti, il portaombrelli e una consolle o una mensola, magari dotate di specchiera.


Giochiamo a trovare innanzitutto le accoppiate vincenti: l'appendiabiti Alta Tensione ad esempio, potrebbe sposarsi felicemente con il portaombrelli cilindrico di Kartell, per dare vita a un incontro celebrato dal design e da una ventata di informalità venata di colore.




Sullo stesso stile, potrebbero trovarsi molto bene insieme l'appendiabiti Pino e il portaombrelli Poppins.




Per uno stile invece più formale e minimale, l'appendiabiti Four Lieves potrebbe accompagnarsi con il portaombrelli Goccia.




Per completare l'arredamento del nostro ingresso, in ognuno di questi casi potrebbero essere intercambiabili la consolle Diletta o la mensola Mistica, adattabili a qualunque stile e a qualunque colore.