lunedì 9 marzo 2009

Ho sognato una sedia, anzi, molte

Ho scoperto di essere sonnambula. E di soffrire di fenomeni di transfert. Stamattina, al mio risveglio, ho trovato questa lettera sul mio pc:

"Caro Diario, sono Olivia. Come chi? Olivia la sedia, la sedia di Calligaris.
Sì sono una sedia e sono fiera di esserlo. La storia della mia specie è davvero persa nella notte dei tempi e attraverso i secoli le mie antenate hanno cambiato tante volte forma e materiali. E sempre noi sedie abbiamo avuto un grande compito, di volta in volta: far troneggiare con fasto re e potenti, sostenere stanchi e onesti lavoratori, e negli ultimi anni abbiamo avuto il compito ulteriore (e ce l'abbiamo ancora) di rendere belle, frizzanti, ammalianti e accoglienti le case di tutti.

Io, Olivia, sono in faggio tinto wengè, ma ho delle sorelle in altre finiture. Sono pieghevole, ho il sedile in massello e quindi significa che sono resistente e salvaspazio: chiusa occupo solo 4 centimetri...sono davvero magra!

Quando dormo chiusa, posso essere appesa al muro, ed è una gran bella sensazione rimanere sollevata da terra, sembra di volare! Ma se ho proprio tanto sonno, preferisco un luogo più intimo e raccolto, come il mio omonimo tavolo, Olivia Pocket, dove dormo con altre 7 sorelle.


Non sono modesta e vi posso dire che sono davvero bella: ho un design semplice ma raffinato, e i miei piedi sono sempre particolari, con un colore diverso che spicca piacevolmente.
Guardo altre sedie, sono invidiosa: ce ne sono di infinitamente irresistibili.

Mummy ha un appeal davvero incredibile, con quel motivo geometrico, il materiale così innovativo e facile da mantenere (il policarbonato), e i tanti bei colori di cui si sa vestire, tra l'altro è simpaticissima. In più anche lei è salvaspazio, perchè è impilabile.


Skip invece è decisamente la mia più acerrima rivale: si contende il mio posto dentro Olivia Pocket, è pieghevole come me, ma è altrettanto affascinante, con quel bicolore pieno di vita e di design.

E poi c'è Irony... nessuna come lei sa abbinare i colori. Nessuna come lei ha un guardaroba/campionario così folto, con tante tonalità da poter scegliere per vestirsi. Irony è sempre così elegante, dolce, fine e morbida nelle sue curve accennate, pur dentro una linea da paura... che invidia!

Eppure, se mi guardo allo specchio, mi vedo così bella..."

Presumo di aver scritto io tutto questo... Avere lo stesso nome di una sedia, per quanto curioso e allettante, a volte può essere pericoloso!!