Nonostante la provenienza da un passato glorioso e culturalmente lontano, ma sempre affascinante, i tappeti si sono adeguati al vivere moderno e allo stile occidentale contemporaneo: i tappeti moderni possono quindi a ragione costituire una categoria a sè stante, diversa dalla definizione generica di "tappeto" e ancor più dalla variegata specie dei cosiddetti tappeti orientali.
Il tappeto nasce per riscaldare e per decorare, per costituire dono permanente della dote di giovani fanciulle date in spose e per distinguere famiglie e tradizioni con simbolismi forti e riconoscibili. Il tappeto era come una carta d'identità, reiterata nel tempo, ma unica per ogni clan che la riproduceva. Soltanto questa piccola, vaga descrizione, ci permette di scorgere la seducente storia che accompagna la parola "tappeto", che può nobilitare a tal punto un complemento spesso trascurato, semplicemente "calpestato", fino a renderlo uno dei protagonisti della casa, da ammirare e di cui compiacersi.
La tradizione conta tipologie innumerevoli di tappeti, che si differenziano per tessuti, tipi di lavorazione, numero di nodi, e ovviamente per disegni e colori. L'uso moderno ha trasformato i tappeti in un mondo talmente variegato, da non poter più essere ricondotto a simboli riconoscibili: i tappeti moderni scaturiscono ormai dalla pura fantasia dei creatori e dalla funzionalità che le tecniche odierne possono conferire loro.
Ma se decidiamo che un tappeto, al pari di qualunque altro arredo o particolare scelto per la casa con cura e dedizione, ci rappresenta, allora quel tappeto può diventare anche per noi una sorta di carta d'identità. Anche perchè i tappeti sono ancora più belli quando dimostrano dimensioni notevoli, capaci di attirare l'occhio anche più di altri elementi della casa a cui forse si concede maggiore importanza.
Il tappeto va collocato però in zone strategiche a seconda di come viene scelto: se decidiamo che dovrà rivestire parecchia importanza, sarà lui a dare l'input di colori e fantasie da abbinare e conferire al resto dell'ambiente, andando così ad arricchire aree altrimenti piuttosto anonime.
Usiamo i tappeti osando: sotto al tavolo della sala da pranzo, in mezzo alla zona conversazione del soggiorno, nell'area gioco della cameretta, nell'ingresso come primo colpo d'occhio, in camera davanti al letto. Tutta la casa sarà così decorata con un trait d'union riconoscibile e di sicuro effetto.
Il tappeto Butterfly, ideale per il soggiorno ma anche per l'area gioco con i suoi disegni giganti (l'importante è che non rimanga coperto da troppi arredi o complementi, bensì libero di essere visto), mi ricorda un po' i motivi dei mosaici usati dai romani per i pavimenti delle loro grandi e sontuose ville.
Il tappeto Carré, perfetto in qualunque ambiente della casa vogliate esprimere la vostra dimensione ludica, anche sotto il tavolo da pranzo, può dare carattere a qualsiasi zona spoglia.
Il tappeto Dalia ricorda la tradizione dei motivi floreali, nata qualche secolo fa, riletta però in chiave decisamente contemporanea e capace di caratterizzare con un forte effetto visivo, un intero ambiente.
Il tappeto Chic non poteva essere chiamato in altro modo, perchè il suo charme è davvero sorprendente: il disegno che lo caratterizza è realizzato con tre diverse altezze e sporgenze in un angolo; la decorazione così non è più soltanto tratteggiata e impressa sulla superficie, ma diventa parte integrante e imprescindibile del tappeto, che a sua volta si trasforma quasi in una scultura.