lunedì 28 dicembre 2009

Piani di cottura in stile minimalista

I piani di cottura sono elementi prima di tutto necessari in una casa: la loro funzione è nota a tutti ed è di fondamentale importanza. Ma la funzionalità ormai non è più una scusa per privare un oggetto di eleganza, stile ed estetica, anzi: è compito proprio del design donare volti nuovi a elementi che in sostanza non possono cambiare (se non per mezzo della tecnologia), perchè sono sempre gli stessi, perchè servono così come sono. E' compito del design quindi unire la funzionalità più necessaria a un'estetica altrettanto essenziale e indispensabile.

Ed è proprio di essenzialità che vorrei parlare. Di uno stile d'arredo che sempre di più mi sta catturando, nonostante il mio carattere mi porti verso tutta un'altra sponda: il minimalismo, uno stile d'arredo profondamente moderno, contemporaneo, che deve qualcosa anche alla filosofia orientale, ma che abbiamo saputo fare nostro in ogni angolo della casa, grazie appunto al design.

Essenzialità: è questa la parola chiave del minimalismo. Un'essenzialità che però a livello estetico regala una miriade di emozioni. Solo ciò che serve, ma con un'eleganza senza tempo, con linearità, con ordine, con una sobrietà che rende tutto più accogliente, più vivibile, per certi versi anche più caloroso.

Uno stile d'arredo non è uniformante, ma è un metodo per esprimere la propria, unica personalità. E quello minimale è ricco di un fascino che appunto sfiora la filosofia, la metafisica, anche la fantasia in un certo senso. Perchè è quasi utopico pensare a un ambiente casalingo "vissuto" eppure sempre in perfetto ordine, sempre in semplice chiarezza, sempre in raffinata eleganza. Ma il minimalismo è così.

E ci sono elementi che pur avendo il nome e l'aspetto di accessori puramente funzionali, in realtà possono contribuire a creare il fascino di uno stile, anche minimalista. Tra questi elementi troviamo i piani di cottura, che se concepiti con un pensiero simile, tramutano in realtà una frase celeberrima: "l'essenziale è invisibile agli occhi".
Perchè ciò che serve al funzionamento di certi piani di cottura rimane come mimetizzato, sospeso in quel "tutto lineare" che è la cifra stilistica del minimalismo, per diventare un vero e proprio elemento d'arredo uniformato e perfettamente inserito in tutto il contesto-cucina.

Veramente invisibili, assolutamente essenziali e profondamente minimalisti, sono ad esempio i piani di cottura in vetroceramica, nati per migliorare le prestazioni, il consumo energetico e la sicurezza in cucina. Ma alla fine cresciuti anche per avvalorare la tesi di uno stile minimale che potrebbe adattarsi a qualunque contesto d'arredo.

Il piano di cottura elettrico Rex è un esempio di queste caratteristiche: praticamente invisibile, ma non per questo inosservato, semplice, lineare, essenziale appunto, completamente integrabile nel piano di lavoro.


Il piano di cottura Baumatic Samba mantiene un'anima minimale, spogliandosi della massiccia presenza delle griglie di protezione e mantenendo una certa linearità, ma aggiunge un tocco molto discreto di colore: giallo in questo caso, ma anche rosso e arancione a scelta, abbinabili agli altri elettrodomestici Baumatic.

Il piano di cottura Foster Veronika invece, pur non essendo in vetroceramica, incarna perfettamente i dettami dello stile minimalista: l'eleganza è la sua priorità, l'essenzialità è la sua prerogativa.

lunedì 21 dicembre 2009

Specchio, specchio delle mie brame

Uno specchio è bello anche per ciò che riflette e che quindi incornicia come in un quadro.

Oggi leggevo un articolo che riguardava le donne: sosteneva che spesso le cosiddette amiche non si dicono mai la verità sui "difetti fisici". Non voglio sondare le implicazioni psicologiche e sociali di questa tesi, che però mi ha fatto riflettere: c'è soltanto una "persona" che non potrà mai mentirci sul nostro aspetto fisico, soltanto una cosa. Noi stessi, e lo specchio.

Lo specchio è un elemento della casa che, proprio sulla scia di estetismo e filosofia, ha ispirato innumerevoli storie, innumerevoli teorie, innumerevoli giochi (di illusione e/o di distorsione della realtà). Lo specchio in effetti può tutto: può restituirci un'immagine vera, oppure una sfalsata, dicendoci la verità o mentendoci spudoratamente. C'è un'unica cosa che lo specchio non può fare: farci vedere quel che c'è dentro di noi.

Anzi, no. Lo specchio può fare anche questo e lo può fare in due modi: il primo è quello di reputarlo più importante di tutto il resto; se decidiamo infatti di intrappolare in uno specchio la nostra anima, quasi come se fosse il ritratto di Dorian Gray, finiremmo per non vedere null'altro che la nostra immagine riflessa e per perderci dentro, come un certo Narciso fece tempo fa ;il secondo è quello, ben più catartico e creativo, di posizionare lo specchio in modo strategico in casa e di lasciargli riflettere in modo fedele la nostra anima spalmata e spennellata su pareti, arredi, complementi, accessori della nostra casa. Se infatti la nostra abitazione è creata a immagine e somiglianza della nostra più intima personalità, lo specchio non potrà fare altro che restituircela, anche più nitida di come i nostri occhi a volte possono intravederla.

Tutto sta nello scegliere lo specchio giusto e nel capire dove sistemarlo, perchè possa riflettere la vera natura della nostra anima casalinga, e perchè possa in caso di necessità o desiderio, ampliare visivamente gli spazi e lo sguardo. Uno specchio infatti, da solo, è capace di creare quelle suddette illusioni ottiche, per cui un ambiente può talvolta raddoppiare, come graziato da una bacchetta magica.

Lo specchio Fold, ad esempio, si adatta perfettamente all'amplificazione visiva dello spazio, soprattutto se affiancato ad altri specchi uguali; l'anima degli arredi riflessi, traspare da questi specchi molto chiaramente.


Lo specchio Beauty rappresenta già di per sè l'espressione di un'anima particolare: la sua forma, i motivi decorativi e le sue dimensioni ne fanno un elemento d'arredo profondamente contemporaneo.


Lo specchio Pablo invece riporta al passato, a quel tempo-senza tempo delle fiabe, di Biancaneve e della strega cattiva, al potere magico e un po' sinistro di riflettere veramente la realtà su noi stessi, in un contesto d'arredo di ispirazione classica ed elegante.

venerdì 18 dicembre 2009

Vetrine da esposizione: oggetti di ieri, oggetti di oggi

Le vetrine da esposizione o vetrinette: quegli elementi d'arredo che sanno di classico, di passato, di pura "estetica", ma che possono avere un'anima anche profondamente moderna e funzionalità al passo con il vivere quotidiano.

Dipende: dipende da che impronta si vuole dare alla casa, se foriera di antichi ricordi, come se il tempo si fosse fermato e trattenesse il respiro proprio nel nostro soggiorno, oppure se contemporanea, dinamica, sempre in movimento insieme a noi e alla nostra perenne mancanza di tempo, una mancanza che a volte può anche essere bellissima.

Le vetrine da esposizione sono arredi utili in entrambi i casi: per sistemare soprammobili e oggetti di pregio, proprio da esporre insieme alla vetrina stessa, che diventa un elemento da esibire con orgoglio. Oppure per contenere ugualmente oggetti preziosi, come libri particolarmente belli, regali molto graditi, collezioni speciali, senza che prendano polvere o che perdano la loro magia.

Ecco la funzionalità intrinseca della vetrina: poter collezionare oggetti di ogni sorta, da guardare con ammirazione, mantenendoli sempre, impeccabilmente puliti, senza traccia dei segni di quel tempo che vogliamo talvolta fermare o talvolta far scorrere, anche più veloce di com'è.

Allora immaginiamo le nostre vetrine come dei segnatempo: classiche, ma contenenti oggetti moderni, contemporanee ma con ricordi del passato, moderne con oggetti in divenire, l'importante è che la vetrina rappresenti il concetto di tempo a noi più gradito, proprio come un grande orologio a pendolo che decidiamo di caricare o meno nel nostro salotto.

Le vetrine Bend in legno hanno un retrogusto classicheggiante, che parla di passato e di ricordi, ad esempio.


Le vetrine Charme 51 in cristallo invece sono la perfetta incarnazione della rivisitazione moderna della vetrina da esposizione: forma contemporanea e materiale profondamente odierno, per elezione.


La vetrina Nice in laccato e vetro rappresenta l'estremità ultramoderna del concetto di vetrina da esposizione: con struttura anche colorata, questa vetrina si può inserire in un contesto anche multifunzionale (come quello di un monolocale, di un living o di openspace), dove sembra non esserci spazio per la pura contemplazione richiamata da un arredo come la vetrina, ma dove in realtà si trova un luogo per tutto, anche per la "pura" ma necessaria estetica.

lunedì 14 dicembre 2009

Poltrone in pelle: rilassarsi con eleganza

Le poltrone in pelle sono il modo più elegante e raffinato per creare un angolo relax privato e comodissimo; per definizione la poltrona è singola e crea quell'intimità necessaria per ottenere la tanto desiderata privacy; la pelle è un materiale senza tempo, che in qualunque genere d'arredo, restituisce sempre un senso di bellezza autentica e pura.

Una poltrona in pelle, abbinata a una lampada da lettura, a una libreria anche piccola e a un plaid caldo e morbido, rappresenta il luogo più desiderabile della casa, quando si sente il bisogno di rimanere da soli con un libro, con della buona musica o davanti alla tv.

Senza rinunciare all'estetica ed eleggendo la comodità a obiettivo primario, la poltrona in pelle regala il comfort adatto alla postura più rilassante e meno dannosa per il corpo, soprattutto con inclinazioni studiate appositamente; oppure può essere abbinata a un pouf o a un poggiapiedi coordinato, permettendo così di distendere anche le gambe.

Senza contare che la pelle può assumere anche colorazioni diverse dai colori neutri o "classici": oltre al bianco e al nero infatti, oltre al beige e alla crema, possiamo scegliere anche colori più vivi e accesi, da abbinare ad arredamenti più estrosi o per mettere in risalto proprio il nostro angolo di privacy sullo sfondo del resto del soggiorno.

La poltrona Boario ad esempio è disponibile in una grande varietà di colori, briosi e vitali, che si abbinano bene alle linee moderne e alla contemporaneità del basamento in metallo laccato.


La poltrona Ego offre una comodità assoluta grazie all'aggiunta opzionale del poggiapiedi coordinato.


Anche la poltrona Sharon offre la possibilità di un poggiapiedi opzionale, oltre a un'inclinazione ergonomica e comodissima. La particolare lavorazione della pelle rende questa poltrona elegantissima, inseribile anche in contesti molto moderni.