martedì 28 aprile 2009

Libri, libri e ancora libri

C'è una cosa che a mio parere non può mancare mai. Che ci si trovi in una reggia oppure in una misera stanzetta in affitto, che ci si trovi in viaggio con solo una piccola valigia oppure che si debba decidere in 10 secondi cosa portarci dietro di indispensabile su un'isola deserta; e si possano portare solo 3 cose. Quest 'unico, preziosissimo elemento chiamasi LIBRO.

Un libro, da leggere, da guardare, da scorrere, anche da scrivere perchè no, è un enorme patrimonio. Tanti libri sono tanti enormi patrimoni: svago, cultura, capacità di volare direttamente dentro Fantàsia, possibilità di fare e di vivere tutto ciò che nella realtà non ci risulta realizzabile. Storie, racconti, psicologie, uomini, donne. Un libro può salvare una vita, una giornata, una nottata; tanti libri possono cambiare completamente una vita, almeno intimamente.

Per questo sono profondamente convinta del culto di quegli oggetti che racchiudono i libri e che per curiosa combinazione si chiamano libri anch'essi; e perchè questo culto sia vero e realizzabile occorre dotare il proprio piccolo nido di librerie, quegli arredi pensati proprio per appoggiare, conservare e mettere in bella mostra i nostri preziosi libri.

E per me la connessione è una sola: libri eccezionali, librerie eccezionali; ma vale anche il contrario. Librerie che assumono forme strane e variopinte come le storie che accolgono; librerie che occupano ogni angolo della casa come lo fanno con ogni angolo della nostra mente; librerie che riempiono la biblioteca intera di una casa, oppure una casa che diventa un'unica, gigante libreria.

Ma come? Con arredi come quelli che scaturiscono dalle composizioni Zolti: colori, moduli da infilare sopra la scrivania o a fianco del divano, sotto una mensola nell'ingresso o tra un pensile e l'altro della cucina; forme inconsuete, tortuose, per riempire intere pareti o solo piccole porzioni. Librerie create per portare direttamente la fantasia dei libri stessi nel mondo reale, proprio il mondo della nostra casa. Basta guardarle.





giovedì 23 aprile 2009

Video di presentazione di ArredaClick

Oggi vogliamo mostrarvi un breve video di nostra produzione nel quale cerchiamo di presentare nei migliori dei modi quello che ArredaClick può offrire.

Il video è diviso in due parti: nella prima parte viene presentata una progettazione 3D di un loft arredato esclusivamente con collezioni acquistabili su ArredaClick; nella seconda parte invece viene mostrato un esempio di navigazione e di acquisto online direttamente sul nostro sito.

Nella prima parte del video è possibile notare in sequenza vari prodotti particolarmente interessanti: la parete attrezzata Day, le poltrone e divano LC2 di Le Corbusier, le sedie Deja Vu di Calligaris e il tavolo Tube d'Avion, le poltrone Barcelona di Van der Rohe, il tavolino Hip Hop di Bontempi, la libreria Meridian di Cattelan. Al piano superiore troviamo invece il letto rotondo girevole Infinity e la scrivania Vega di Cattelan.



ArredaClick sta crescendo e questo è dimostrato sia dalle vendite in aumento sia dai molti consensi positivi che ci arrivano via mail o via telefono. Molte persone tornano a comprare o mandano amici e parenti perchè si sono trovati bene con noi. Questo non può che farci piacere e ci conferma che stiamo lavorando nel modo giusto mettendo la soddisfazione del cliente al primo posto.

sabato 11 aprile 2009

Per un'ora di lavastoviglie

La lavastoviglie sta inesorabilmente invadendo ogni casa, da quella delle famiglie numerose, a quella dei single svogliati e sempre pieni di impegni.
La lavastoviglie si sta impadronendo di noi: per farci servire da lei, ne diventiamo lentamente schiavi. E' il nostro destino, l'avvenire di tutti noi che amiamo la comodità e le tecnologie che ce la portano.

Dopo questa introduzione da cataclisma, in previsione di un mondo matrixiano, penserete forse che io possa parlar male della lavastoviglie: magari sono una di quelle giovani casalinghe fissate con le care, vecchie abitudini della nonna.
E invece sbagliate di grosso. Io appartengo a quella categoria che se non avesse la lavastoviglie lascerebbe i mostri nel lavandino per almeno una settimana; io faccio parte di quel gruppo di persone diventate completamente succubi del lavoro delle macchine: e me ne vanto.

Alzi la mano chi ama fare le pulizie: ne vedo poche, pochissime alzate. E quelle poche fanno bene a non comprare apparecchi come la lavastoviglie; ma tutti gli altri che le mani le hanno tenute in tasca, farebbero bene a farci un pensiero. La vita è una sola, va vissuta intensamente e con meno problemi possibile; e passare tanto tempo a lavare i piatti se non ti piace farlo, fa male alla salute

Forse sono pazza, al pari delle migliaia di persone che considerano già la lavastoviglie indispensabile in casa, come la lavatrice e il frigorifero; come facevano una volta? Facevano a mano, con olio di gomito, ma poi hanno posato l'olio, poggiato i gomiti e intrecciato le mani ad ascoltare il ronzio del frigorifero e la cascata della lavatrice, guadagnando un sacco di tempo e di salute per dedicarsi ad altro.

Ora vivremmo più senza lavatrice e senza frigorifero? No. E fra poco, sarà lo stesso con la lavastoviglie, di cui sarò sempre paladina.

Ma perchè la lavastoviglie sia un acquisto davvero intelligente, deve ben inserirsi nel contesto di proprietà di tutti, cioè l'ambiente e quindi consentire un reale risparmio energetico, di cui la tripla classe A si fa portatrice: intanto, per la maggior parte dei lavatori di piatti, pigri e privi volutamente di organizzazione, la lavastoviglie permetterebbe di risparmiare tantissima acqua e anche detersivo; in secondo luogo, con le ultime tecnologie, la lavastoviglie permette lavaggi rapidi, consumo di energia elettrica ridotto, programmazione su misura dell'esatta quantità, d'acqua e di sapone, necessaria per quel preciso carico di piatti.

La lavastoviglie Rex Electrolux TT 100 E - High Techna ad esempio, oltre alla scelta tra 5 diverse temperature, a seconda del grado di ostinazione dello sporco e della delicatezza delle stoviglie, offre 7 programmi con caratteristiche differenti, di cui uno automatico, che grazie a particolari sensori è in grado di settare da solo le opzioni di cui necessita il carico inserito nella lavastoviglie, a seconda della quantità e del livello di sporco.


Poi, se proprio vogliamo dirla tutta, dato che solo la comodità non ci basta più, la lavastoviglie deve essere anche bella: l'estetica è infatti anch'essa padrona dei nostri gusti. Così tra lavastoviglie completamente mimetizzate nei moduli cucina da una parte, e freestanding dai colori e dalle forme generose dall'altra, anche il senso della vista può essere abbondantemente soddisfatto da queste macchine che dispensano comodità.






La lavastoviglie Baumatic BDI681 è un modello che scompare completamente, lasciando alla cucina una visione d'insieme di tutto rispetto, lineare e pulita, senza ostacoli al colpo d'occhio. Tanto che anche le macchie sono a scomparsa, grazie al rivestimento in acciaio antimpronta.






Poi ci sono le ballerine: Baumatic Tango, Baumatic Samba, Baumatic Merenghe.
Brio scatenante già dal nome, le tre compagne di pista, presentano un design morbido e colori trascinanti, caldi, allegri, capaci di diventare gli unici protagonisti di una cucina.





Tutto per un'ora in più al giorno da passare appassionandoci a qualcosa che ci sta a cuore. E quest'ora in più, per me, non ha nessun prezzo.

sabato 4 aprile 2009

Cosa c'è dietro al letto?

In un letto ciò che conta, direte voi, sono rete e materasso. Rispondo io: vero, infatti io a casa non ho un letto, ma ho semplicemente un materasso buono poggiato su una rete ottima e circondato da un bel copriletto.

Attenzione però: ho detto che a casa "non ho un letto". Quindi cos'è un letto? Cos'è importante in un letto? Ovvio, senza rete e materasso, il letto non esisterebbe. Ma se vale la regola del tutto è necessario e nulla è indispensabile, è anche vero che comprare un letto nel linguaggio del design significa acquistare un mobile, un arredo vero e proprio, che circonda base e materasso e li veste di un certo carattere, dando loro un'anima di legno o di ferro.

Ecco cos'è un letto: un insieme di elementi, ma soprattutto un mobile con certe caratteristiche, che può assumere tanti aspetti e regalare emozioni diverse. E poi, non ultimo, un mobile che può darci delle funzionalità non indifferenti.

Cos'è importante quindi in un letto, inteso come mobile? Tutto, certo. Ma c'è un elemento che lo caratterizza più di tutti, che è in grado di fargli cambiare forma e sensazioni: la testiera o retroletto.
Imponente, elegante, rivestita, colorata, disegnata, imbottita, comoda, funzionale e anche utile, la testiera (o il retroletto se preferite i sostantivi maschili), è innanzitutto la nostra protezione contro la freddezza e la ruvidità del muro, oppure contro la fantomatica, scomodissima ma anche divertente caduta dei cuscini, se il letto è a centro stanza.

Ma soprattutto la testiera è inevitabilmente il nostro letto: è la sua importanza a dargli personalità, risalto, dignità, eleganza.

Soprattutto quest'ultimo aspetto, l'eleganza, è incarnato perfettamente dalla boiserie Marlene, da utilizzare comunque come rivestimento della parete in qualunque altro angolo della stanza. In pelle, in tessuto, in microfibra, la boiserie imbottita conferisce raffinatezza e charme al letto, proprio come se fosse una veste sontuosa.


Il retroletto, se intelligente come quelli pensati per i letti rotondi Histoire d'O e Infinity, può fungere anche da comodino o comunque da ampio piano d'appoggio per oggetti utili oppure decorativi, conferendo ancora una volta linearità e imponenza a un letto che in questo caso è già di per sè un protagonista.




Oppure il retroletto può essere un valido aiuto per l'ordine casalingo: il sistema Enya è assolutamente esplicativo, perchè il letto che dietro e ai lati si circonda di Enya, contiene libri e oggetti che magari non troverebbero posto in altro luogo.